Descrizione
Per chi è pensato
Chi soffre di fame nervosa o fame emotiva soffre di disregolazione emotiva, cioè non riconosce le emozioni, le confonde con la fame e di conseguenza mangia in maniera smodata, non tollerando le emozioni negative.
Il cibo viene usato per fronteggiare eventi stressanti. Questo comportamento alimentare disfunzionale è caratterizzato da credenze rigide, può essere accompagnato da ruminazione o soppressione del pensiero (es: “non devo pensare al cioccolato”).
Si osserva un tipico circolo vizioso: restrizione alimentare, con conseguente sovralimentazione e nuova restrizione. Si ha a che fare con le smanie di cibo, ossia con l’impulso incontrollabile per un particolare cibo che produce quasi istantaneamente una sensazione di piacere.
Strumenti forniti al paziente
Il lavoro di approfondimento metterà in evidenza le abitudini alimentari, le risorse e i punti critici che la persona mette in atto per fronteggiare la fame nervosa.
Sulla base di questa analisi, si procederà insieme per costruire strategie più funzionali che possano aumentare la consapevolezza e migliorare la gestione emotiva della fame.
Sarà utilizzato un questionario per determinare il grado di consapevolezza della persona in fase di avvio del percorso.
Obiettivi
Alla luce dei dati raccolti, lo psicoterapeuta propone obiettivi realistici e focalizzati sui quali intervenire in accordo con il paziente.
Obiettivi principali del percorso di psico-educazione:
- Imparare ad osservare i pensieri come eventi mentali
- Distinguere aspetti emotivi e stimoli della fame e della sazietà
- Accettazione delle emozioni e minore reattività ad esse
- Aumento della consapevolezza degli stati interni e del monitoraggio metacognitivo
- Nuove modalità funzionali di rapporto con il cibo
Intervento mirato
Si forniscono strumenti di lavoro e automonitoraggio a casa che verranno analizzati in seduta. Tali strumenti rappresentano un allenamento per il paziente e lo aiuteranno a mettere in atto modalità più efficaci a gestire il suo problema.
Il percorso farà riferimento al Protocollo basato sulla Mindfulness ideato da J. Kristeller e verrà effettuata una valutazione dello stato di consapevolezza a fine percorso.