Descrizione
Per chi è pensato il percorso breve
Per coloro che sperimentano delle conseguenze sgradevoli a causa del loro essere timidi. La timidezza è una caratteristica della personalità, non è un disturbo psicologico. Essere timidi però comporta una serie di conseguenze, come per esempio la difficoltà nell’affrontare un’interrogazione a scuola oppure un’incapacità nell’effettuare le conversazioni sociali sia nel contesto dei pari che in un contesto più adulto.
La timidezza pertanto può comportare un vissuto di sofferenza interna.
Strumenti forniti al paziente
Lo psicoterapeuta indaga nello specifico le difficoltà che ha il paziente e insieme a lui vengono analizzati e descritti i comportamenti che in passato, e attualmente, non hanno funzionato. Vengono analizzati i pensieri che non sono utili per superare la timidezza e che invece potrebbero contribuire, inconsapevolmente, a mantenerla.
Vengono messe in luce le potenzialità che ha il paziente e che verranno utilizzate insieme alle strategie individuate per la risoluzione della timidezza.
Obiettivi
Alla luce dei dati raccolti, lo psicoterapeuta propone obiettivi realistici e focalizzati sui quali intervenire in accordo con il paziente. Gli obiettivi da raggiungere potrebbero essere i seguenti:
- Gestione dell’ansia
- Aumentare l’autostima
- Analizzare i pensieri che vengono formulati e non sono utili
- Rinforzare i pensieri su di sé che sono utili
Di seguito un elenco di alcuni obiettivi graduali da raggiungere, iniziando da quelli più facili e più raggiungibili, fino ad arrivare a quelli più complessi:
- Sorridere quando un interlocutore parla con noi o ci sta guardando
- Guardare negli occhi l’interlocutore
- Fare semplici domande all’interlocutore
- Dare semplici risposte all’interlocutore
- Approfondire alcune tematiche per poter sostenere una conversazione
- Dare risposte più articolate con l’inclusione di un proprio giudizio
- Fare domande più articolate all’interlocutore
Si illustreranno le strategie di intervento osservabili e misurabili secondo l’approccio cognitivo-comportamentale.
Intervento mirato
Il paziente sarà prima guidato nell’immaginare i precedenti obiettivi, durante la videoseduta, e in seguito gli verrà richiesto di puntare agli stessi obiettivi nel contesto di vita e di compilare apposite schede per riportare le proprie esperienze.
Si forniscono strumenti di lavoro e automonitoraggio a casa che verranno analizzati in seduta. Tali strumenti rappresentano un allenamento per il paziente e lo aiuteranno a mettere in atto modalità più efficaci a gestire il suo problema.