Causano mal di testa, calo del desiderio sessuale, dolori al petto, tachicardia, mal di stomaco. Le soluzioni cliniche più efficaci contro i disturbi da stress.

psithaka - combattere lo stress con la terapia

“Sei troppo stressato”, “Questa situazione mi sta stressando”, “Che stress!”. Sono espressioni piuttosto comuni, che stanno ad indicare un senso di stanchezza, di pesantezza o anche di allarme. Ma che cos’è di fatto lo stress?

Scientificamente con il termine stress si indica una condizione in cui la persona percepisce uno squilibrio tra le sollecitazioni esterne e le risorse a sua disposizione. Ci sentiamo stressati quando ci viene richiesto di fare qualcosa a cui riteniamo di non poter far fronte. E questo a causa di risorse che riteniamo insufficienti. Non importa se il compito in questione sia di natura emotiva, cognitiva o sociale. Il denominatore comune è che la persona stressata percepisce tale compito come eccessivo.

Distress ed eustress

Esistono alcuni fattori che tipicamente vengono percepiti come stressanti dalla maggioranza delle persone. Un lutto, una malattia, un ricovero (per sé o per persone care), la fine di una relazione, un conflitto, problemi finanziari o la mancanza di un lavoro… Queste sono le principali fonti di stress negativo (distress), che genera in noi una condizione di preoccupazione e impotenza.

Pensi di soffrire di disturbi legati allo stress?

Vi sono poi altri fattori, stressanti anch’essi, che generano invece un tipo di stress positivo, ci stimolano e provocano un’attivazione propositiva ed energica. Pensiamo ad esempio all’iniziare un nuovo lavoro, al ricevere una promozione o al pianificare il proprio matrimonio. Di certo ci sentiamo stressati, ma sentiamo in noi crescere quello che viene chiamato eustress, o appunto stress positivo.

Una condizione soggettiva

Tuttavia occorre specificare che ognuno valuta un compito o un evento come stressante basandosi su un metro di giudizio soggettivo. Pertanto la reazione di stress deriva da come il singolo individuo percepirà la fonte dello stress (o “stressor”) in virtù delle caratteristiche di personalità, della propria storia di vita o delle sue paure.

Pensiamo ad esempio all’inizio di una convivenza: per qualcuno potrà costituire un momento di grande energia, per altri la sola idea del trasloco comporterà un aumento dell’ansia.
Dunque possiamo dedurre che uno stesso evento costituisce uno stressor per qualcuno e non lo è assolutamente per altri. E non è tutto. La nostra vulnerabilità agli agenti stressanti può variare nel tempo a seconda delle esperienze e delle attitudini acquisite.

Sintomatologie e reazioni allo stress

Così come la fonte dello stress può essere molteplice, allo stesso modo anche la reazione allo stress può assumere forme diverse: possono verificarsi sintomatologie fisiche come mal di testa, dolori al petto, tachicardia, disturbi allo stomaco (diarrea, nausea, costipazione), aumento della sudorazione o mal di schiena, tensione alle spalle, perdita di appetito o calo del desiderio sessuale.

Altresì lo stress genera reazioni nel nostro umore, rendendoci più nervosi, infelici, arrabbiati o suscettibili. Tra le reazioni comportamentali troviamo il serrare i denti, mangiare compulsivamente, assumere alcol o trattare male gli altri. Infine esistono sintomi di tipo cognitivo, ci sentiamo distratti, non riusciamo a focalizzarci sui compiti, incontriamo difficoltà nel ragionare in modo lucido, abbiamo una ridotta capacità di problem solving o vediamo venir meno la nostra creatività.

Il supporto terapeutico come soluzione

Essere stressati non è una condizione da sottovalutare e in alcuni casi può provocare l’insorgenza di molteplici disturbi psicologici. Il disturbo acuto da stress (DAS) ed il disturbo post traumatico da stress (PTSD), ma anche il disturbo da stress lavoro-correlato ed il conseguente burnout ne sono validi esempi.

Tali disturbi comportano una profonda ed invalidante condizione di disagio psichico, emotivo, affettivo ma anche sociale e comportamentale. Per questa ragione può essere utile ricercare un supporto terapeutico. In tal modo avremo la possibilità di inquadrare quali sono gli elementi che più frequentemente ci fanno sperimentare stress. E ciò ci consentirà di focalizzarci meglio sulle risorse interne ed esterne di cui disponiamo per farvi fronte.

In conclusione, la terapia cognitivo comportamentale, la mindfulness e l’EMDR costituiscono attualmente le soluzioni cliniche più efficaci nel supporto di persone affette da questa tipologia di disturbi.

Pensi di soffrire di disturbi legati allo stress?

A cura della dott.ssa Francesca Carnevali
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