Insonnia, perdita di concentrazione, idee di morte. Ma anche perdita o aumento di peso e disinteresse. La psicoterapia è fondamentale per per la cura.
La depressione e i suoi sintomi
Sentirsi giù di corda, di cattivo umore, stanchi, scoraggiati, senza speranza. La depressione è un disturbo che riguarda soprattutto l’umore, e l’altro sintomo caratterizzante è la perdita di interesse. Oltre a questo, le persone che ne soffrono possono per esempio avere difficoltà di concentrazione o pensieri ricorrenti di morte, oppure insonnia. Potrebbero avere un aumento o una perdita di peso significativo, o ancora provare sentimenti di svalutazione e perdita di speranza verso il futuro.
Si tratta di sintomi cognitivi, emotivi, somatici e comportamentali talmente pervasivi che chi ne soffre non non riesce più a lavorare o a studiare, a iniziare e mantenere relazioni sociali e affettive, a provare piacere e interesse nelle attività che svolgeva in precedenza.
Gli eventi da cui la depressione può avere inizio sono valutati dalla persona in termini di perdita molto importante e soprattutto non accettabile.
Si può trattare di:
- Un evento negativo di perdita (un lutto, la fine di una relazione, la perdita del lavoro, etc.).
- Un evento positivo ma sempre valutato come perdita (la nascita di un figlio che “toglie libertà”, la laurea in cui si perde lo status di studente, etc.).
- Una mancanza di eventi positivi per i quali ci si è impegnati tanto, come per esempio una promozione.
Gli episodi depressivi durano, nella maggior parte dei casi, qualche mese. Un tempo che può sembrare lunghissimo per la persona che lo vive e per i suoi cari.
Pensi di soffrire di depressione?
Secondo il modello cognitivo di Beck della depressione tutte le persone hanno pensieri automatici, anche negativi. Tuttavia i pensieri automatici della persona che soffre di depressione hanno temi di perdita, fallimento, autocritica, insuccesso, incapacità, indegnità, non amabilità.
La cosiddetta”triade cognitiva”
Inoltre, i pensieri sono pervasi dalla visione negativa di sé, degli altri e del mondo, nota come Triade Cognitiva, ovvero:
- La persona percepisce sé stessa come inadeguata.
- Interpreta negativamente le proprie interazioni con l’ambiente circostante, descrivendole in termini di sconfitte, privazioni o denigrazioni. Tende a considerare gli attuali problemi come insolubili e le varie situazioni come insopportabili.
- Il futuro è visto con pessimismo. La persona tende a prevedere frustrazioni e difficoltà come prolungamento di quelle attuali. Secondo lei nulla mai cambierà e la sconfitta è certa. Ciò porterà a non intraprendere nulla di nuovo.
Un’accurata indagine ha rilevato che tre quarti delle persone affette dal disturbo non riceve un trattamento adeguato (Young et al., 2001). La prima forma di trattamento, che può essere di psicoterapia e/o farmacologica, si dimostra utile nel 50-70% dei casi.
Perché circa la metà non ha benefici? Molto probabilmente si sospende il trattamento troppo presto, altri non ricevono un’adeguata terapia. La terapia cognitivo comportamentale è dimostrata tra le più efficaci nel trattamento del disturbo depressivo maggiore.